Il cuore di una persona che è affetta da CMI ostruttiva ha una caratteristica principale: alcuni segmenti delle sue pareti si presentano più ispessiti rispetto al normale.1
Nella CMI ostruttiva, il fatto che le pareti siano più spesse è dovuto a cause genetiche e non ad altre patologie o disturbi cardiaci, come per esempio ipertensione arteriosa o infezioni cardiache. 2
Di solito l’ipertrofia, ovvero l’ispessimento, colpisce solo una parte del cuore (più frequentemente il setto interventricolare, ovvero il setto che separa il ventricolo sinistro dal ventricolo destro), risultando dunque asimmetrica.2
Oltre al sopradescritto fenomeno dell’ispessimento delle pareti del cuore, i pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva possono presentare altre anomalie anatomiche a livello dell’apparato valvolare e sotto-valvolare mitralico. Ricordiamo, infine, che nei pazienti con CMI il flusso coronarico può essere alterato, con conseguente comparsa di dolore toracico.3
Possono accadere principalmente due cose:
La conseguenza di questo ispessimento è che il muscolo cardiaco può diventare più rigido e fare più fatica a riempirsi di sangue ricco di ossigeno proveniente dai polmoni.1,4
In alcune persone, inoltre, la capacità di contrazione diminuisce nel tempo e questo può portare a insufficienza cardiaca.4
L’ispessimento della componente muscolare delle pareti cardiache porta a una riduzione della camera del ventricolo che, insieme alla maggiore rigidità sopra descritta, riduce la capacità del ventricolo di riempirsi di sangue ossigenato.4
Questo significa che il ventricolo sinistro potrà contenere meno sangue e, quindi, che ad ogni contrazione del cuore (ad ogni battito), pomperà meno sangue nel circolo sanguigno che irrora organi e tessuti del corpo. 1,4,5
È proprio questa riduzione a determinare i sintomi della CMI ostruttiva, come il respiro corto o la ridotta tolleranza allo sforzo.4
L'entità e la sede dell'ipertrofia non sono uguali per tutti e possono variare da persona a persona in base all'espressione del difetto genetico.1
Esistono due forme di cardiomiopatia ipertrofica:
CV-IT-2400028